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L’Acne è una patologia infiammatoria delle unità follicolo-sebacee caratterizzata dalla comparsa di papule, pustole e talvolta noduli ed esiti cicatriziali. La lesione elementare è il comedone, che è una dilatazione dell’infundibolo del pelo contenente soprattutto cheratina, lipidi, batteri microaerobi (Probionibacterium acnes) e peli.
Le lesioni, in genere polimorfe, si presentano in successione cronologica prima di tipo non infiammatorio poi francamente infiammatorie con fasi di remissione e di peggioramento variabili per anni, di solito attenuantesi dopo i 20 anni di età.
Esistono numerosi tipi di acne (Acne comedonica e microcistica, acne papulo-pustolosa, acne nodulare, acne fulminans, acne inversa, acne femminile dell’adulto, acne da farmaci, acne neonatale ed infantile, acne escoriata, acne da HIV, acne aestivalis….), ma la variante più frequente è:
l’Acne giovanile di tipo papulo-pustoloso, che esordisce alla pubertà con un picco di incidenza tra i 14 e 17 anni nelle femmine e tra i 16 e 18 anni nei maschi. Esistono sicuramente fattori genetici predisponenti e l’elemento patogenetico fondamentale è l’ alterazione della cheratinizzazione dell’infundibolo indotta dagli ormoni androgeni con conseguente ostruzione e formazione del comedone. L’aumento della secrezione sebacea e l’effetto dei batteri provocano un danno epiteliale ed un focolaio infiammatorio con conseguente formazione di lesioni papulose/nodulari.
DIETA E FATTORI COINVOLTI
La dieta non sembra avere un effetto rilevante nel peggioramento delle manifestazioni (ad eccezione del latte, a causa del suo elevato indice glicemico); altri fattori sicuramente coinvolti sono le alterazioni ormonali (tipiche della fase puberale, premestruale o per esempio della policistosi ovarica), l’esposizione indiscriminata a raggi UV, l’applicazione al volto di cosmetici occlusivi e farmaci topici non adeguati.
LOCALIZZAZIONE
Le sedi elettive sono il viso (spesso con particolare localizzazione mentoniera o alla linea mandibolare), il dorso, la regione sternale, a causa della particolare ricchezza in ghiandole sebacee di queste zone.
COMPLICANZE
Il principale esito che complica le forme di acne moderata/grave è sicuramente la formazione di cicatrici antiestetiche: cicatrici depresse o retratte, talvolta formanti briglie a livello del volto e collo, le quali richiedono successivamente la correzione mediante trattamenti fisici (laser o needling), chimici (peeling con acidi), chirurgici.
TERAPIA
Nelle forme lievi è preferibile utilizzare prodotti locali in grado di normalizzare il processo di cheratinizzazione a livello dell’ostio follicolare: – acido retinoico (tretinoina 0,01-0,05%), adapalene 0,1%, acido azelaico 20%.
Sostanze ad azione antibiotica-antisettica: – tetracicline, eritromicina, clindamicina, benzoil perossido (3-10%).
Nelle forme di acne moderata si ricorre all’uso sistemico, spesso combinato alla terapia locale, di antibiotici, antiandrogeni, estrogeni. Le tetracicline e l’eritromicina usate a basso dosaggio oltre ad avere un’attività sui microrganismi riducono la concentrazione degli acidi grassi liberi del sebo, con conseguente diminuzione dell’infiammazione da essi prodotta.
Le forme gravi (acne nodulare, acne inversa, acne resistente ai comuni trattamenti) possono essere trattate mediante isotretinoina sistemica associata ad anticoncezionali nelle pazienti di sesso femminile, oppure antiandrogeni (ciproterone acetato, spironolattone) associati ad estrogeni, per l’ azione inibente la produzione di sebo.